COR|AGERE
Prendersi cura del sogno nell’arte della relazione
Per-corso di formazione tra curatela, arte in relazione, processi di comunità e educazione esperienziale
condotto da Valentina Pagliarani
COR-AGERE ci invita ad affacciarci a questo percorso con il significato che accompagna questa parola, il coraggio che contiene contemporaneamente dentro di sè anche l'agire dal cuore. E per sognare serve che coraggio e cuore possano entrare in una grande alleanza tra loro. |COR—AGERE| Prendersi cura del sogno nell’arte della relazione, nasce quindi come per-corso di crescita per tutti/e coloro che credono nel potere dei sogni, intesi come la capacità umana di co-creare e immaginare continuamente nuove possibilità dando impulso all’essenza di ciò che si è, alla radice di quel ‘Io sono!’. Entreremo nella conoscenza della curatela come pratica metodologica del ‘prendersi cura di’ affiancata dalla pratica artistica che vive e trova il suo senso più ampio nella relazione per il suo processo creativo e di conoscenza, approfondendo quindi il lavoro con qualunque tipo di comunità. Si indagherà l’arte in relazione come un possibile petalo dell’educazione esperienziale e come pratica utile da esplorare per chi lavora nel campo dell’accompagnamento e della facilitazione umana.
COR|AGERE è rivolto a chi desidera fare un viaggio per accrescere la propria consapevolezza nella personale capacità di sguardo nel tracciare ciò che vogliamo creare per noi stessi e per l’altro da me. In ogni processo di cura, che sia accompagnando i cuccioli della nostra specie in percorsi di crescita, che sia con gruppi di giovani o adulti, in qualunque ambito mi ritrovi a creare o progettare, non posso che partire da me stesso/a e dalla mia capacità di prendermi cura di me e del mio spazio personale.
Imparare che cos’è la pratica della curatela significa prima di tutto apprendere come si può allenare la nostra capacità di visione dando attenzione a ogni più sottile parte di un processo che dal piccolo si connette al grande e viceversa, stando a servizio dell’interconnessione continua con tutto ciò che vive e si muove intorno a noi. Ogni relazione-progetto-azione-sogno ha bisogno di un profondo processo di curatela che abbracciato all’arte in relazione diventa una pratica di creazione di molteplici possibilità. La pratica artistica sarà esplorata come strumento aperto e in divenire dalla quale chiunque può attingere nutrimento e auto-consapevolezza per avviare processi di conoscenza del mondo e di sè stessi. Stare in relazione con l’arte significa creare un contesto di ascolto in cui saper leggere e tradurre tracce che poi possono divenire la mappa del nostro agire, comprendendo l’impatto esterno che ha ciò che sto progettando.
All’interno di questo viaggio ognuno potrà portare un proprio sogno o forse ne scoprirà uno durante la strada assieme, l’intento è di percorrere questa esperienza per poter portare ‘fuori’ un pezzo nuovo di noi e portargli crescita assieme. Incontreremo il Sogno come spazio dal potenziale magico nel quale sentire, agire e essere individualmente e poi collettivamente e sperimenteremo l’immersione in un flusso d’esperienza che ci farà comprendere come possono entrare in gioco vari linguaggi espressivi per creare ciò che vogliamo. Come i bambini e le bambine che giocando si lasciano attrarre da qualcosa che incontrano e da quella cosa a volte minuscola riescono a entrare in un mondo straordinario che può diventare vivo attraverso l'esperienza puramente del corpo.
Nell’arte della relazione è contemplato il lavoro con le comunità, il sapere quindi attivare processi di con-tatto con le persone di un luogo e saper creare quel ‘clima’ prima di tutto di connessione emotiva che ci consente assieme di appartenere a qualcosa. |COR-AGERE| prendersi cura del sogno nell’arte della relazione ci offrirà un tempo e uno spazio per essere prima di tutto noi una comunità temporanea atta a sperimentare ed entrare in relazione con la nostra capacità di sognare accompagnandola a passi concreti sulla terra.
Sperimenteremo assieme la co-creazione di un'opera che sarà data esclusivamente dall'esserci e da ciò che genererà il nostro incontro.
contenuti del programma
A cosa può servire questo per-corso?
I contenuti e le pratiche proposte in questo per-corso possono essere utili a portare consapevolezza sui propri processi personali in relazione al creare e progettare, accrescendo la consapevolezza del proprio potere personale e portando chiarezza nella realizzazione di ciò che si vuole fare; è utile a comprendere come agisce l’arte che utilizza la relazione e la partecipazione sociale e come la pratica curatoriale ci offra una facilitazione a un ascolto continuo di tutti gli elementi in campo in una situazione acquisendo capacità di co-progettare anche assieme ad altri; è utile a chi lavora con bambini/e e ragazzi/ e per allenare la propria predisposizione a stare in relazione all’esperienza e apprendendo come avere con sè una continua palestra di sogni da alimentare come atto di evoluzione continua dell'umano.
Per accedere è fondamentale:
Credere nel Sogno ed essere curiosi affidandosi alla sapienza del nostro non sapere.
a chi è rivolto
A chiunque desideri lavorare su se stesso/e per crescere; a chi lavora in processi cura e di accompagnamento e facilitazione di gruppi dall’infanzia all’adultità nei campi dell’educazione, della pedagogia, dell’arte; a chi opera in campo culturale, artistico e di progettazione sociale; Questo per-corso può essere utile a chi lavora nel campo della progettazione ed è coinvolto nello sviluppo di un suo progetto educativo, culturale o artistico oppure a chi vorrebbe crearne uno da zero.
calendario
dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025
dal 28 febbraio al 2 marzo 2025
dall'11 al 13 aprile 2025
L'arrivo è previsto il venerdì alle ore 13.00 e la conclusione la domenica alle ore 17.00.
organizzazione e costi
Quota di partecipazione € 500,00 (Corso + pernottamento)
Il pagamento della quota è previsto in due rate, la prima da versare entro 15 giorni dall'inizio del corso, mentre la seconda va versata il secondo weekend di corso.
il cibo non è incluso nella quota di partecipazione e verrà richiesta una quota di 25 € a persona da pagare direttamente ogni weekend di frequenza e che comprende la cena del sabato e il pranzo della domenica. Mentre verrà chiesto ai partecipanti di portare qualcosa da condividere per la cena di venerdì e il pranzo del sabato. Pranzo e colazioni saranno auto-organizzate dai partecipanti.
Il per-corso avrà sessioni all'aperto e altre al chiuso, è comunque consigliato avere un abbigliamento da montagna. Il pernotto è previsto in tenda oppure in yurta presso il campo di Casa Elementare.
chi conduce il corso
VALENTINA PAGLIARANI
E’ artista, formatrice e curatrice di progetti che uniscono arte partecipata e apprendimento esperienziale in Natura.Nella sua esperienza unisce l'arte di comunità all'educazione esperienziale. Da oltre 10 anni è immersa in pratiche attive che sperimentano la relazione tra l'esperienza artistica partecipata e la pedagogia esperienziale come curatrice, artista e facilitatrice. Come mamma e come accompagnatrice di bambini/e e ragazzi/e, si sta prendendo cura di percorsi di educazione naturale nel e con il selvatico, interrogandosi su quanto la relazione e il con-tatto con la selva abbia a che fare la crescita e la riconnessione umana fin dalla prima infanzia. Si dedica da anni alla co-creazione di progetti intorno alle parole scuola e museo di comunità, immaginando e creando nuove visioni per il presente. E’ stata fondatrice e direttrice artistica di Katrièm Associazione (Cesena), realtà sperimentale che dal 2009 al 2021 si è dedicata a una progettualità multiforme tra arti contemporanee e cultura infantile. Dal 2016 al 2021 è stata curatrice per il dipartimento educativo della Cineteca di Bologna di Schermi e lavagne, progetto di educazione alle immagini e al Cinema. Dal 2019 al 2021 è stata professoressa presso Accademia di Belle Arti di Napoli in pedagogia e didattica dei linguaggi artistici. Nel 2021 è co-fondatrice della comunità auto-educante di Scuolina Selvatica (Quarto di Sarsina), progetto del quale attualmente si prende cura. Come artista ha sviluppato negli ultimi 7 anni una ricerca che unisce i linguaggi del corpo (danza e performance) alle tematiche dell’educazione libertaria e viaggia in festival nazionali e internazionali con progetti performativi, installazioni e azioni d’arte pubblica.