SCUOLE IN NATURA
Educazione esperienziale alla felicità, alla cittadinanza terrestre e attiva
PROGETTO RIVOLTO ALLE SCUOLE PUBBLICHE DI OGNI ORDINE E GRADO
Formazioni e percorsi laboratoriali di educazione all'aperto
per gli/le insegnanti, per i genitori e per studenti e studentesse
L’apprendimento esperienziale è l’apprendimento spontaneo dell’essere umano quando è libero di muoversi verso ciò che attrae il proprio
interesse. Questo tipo di apprendimento passa attraverso l'esperienza, ossia il coinvolgimento integrale e integrato della persona, che usa
pensiero, azione ed emozioni nell’atto di scoprire, capire, conoscere, e nella relazione con gli altri e l'ambiente.
Esso permette di sperimentare e accrescere le proprie abilità sociali, le competenze emotive e le conoscenze didattiche, tramite l’adattamento
della logica esperienziale ai contenuti disciplinari. L’esperienza inoltre conduce sempre a conoscere sé stessi, per questo appartiene ad ogni
età e condizione ed è applicabile sia nei contesti indoor che in quelli outdoor.
L’educazione outdoor risulta particolarmente proficua, in quanto utilizza l'ambiente naturale e all'aria aperta come spazio privilegiato per
attività di confronto e conoscenza con la natura, con sé stessi e con gli altri. L’aria aperta inoltre favorisce una più ampia possibilità di eventi e occasioni. Gli eventi fanno emergere emozioni, le emozioni danno il valore alle esperienze ed esse formano le abitudini, le opinioni e infine le credenze della propria vita individuale e sociale.
L’approccio esperienziale fuori dall’aula include l’uso di attività artistiche, esperienze di piccolo artigianato ed educazione Outdoor, che agisce principalmente attraverso il team building, il movimento libero, l'orienteering, il trekking e piu in generale le avventure di gruppo in
ambienti naturali. PERCHE? Per educare alla biofilia c’è bisogno di fare esperienze di piacere in natura. La gioia dello stare in Natura è l’unico processo che porterà al cambiamento necessario da deficit di natura. Educare alla cittadinanza terrestre significa sentirsi parte integrante del sistema vivente. In altre parole cerchiamo di sviluppare l’amore per la vita. Cio che amiamo lo difenderemo. Seguendo l’esempio della materia
scolastica “La felicità”, creata dal Prof. Ernst-Fritz- Schubert, dirigente della scuola “Willy-Hellpach” a Heidelberg in Germania, vogliamo
proporre un progetto adatto al territorio scolastico pubblico italiano. L’ideatore in Germania ha lanciato il progetto pilota per la prima volta nel 2007 e ad oggi il movimento è in continua crescita. Riconoscimento nazionale dal ministero della scuola (2014 - >130 Istituti).
Il termine felicità è ambiguo e in questo testo sarà usato nel suo senso di aspirare alla felicità, di riconoscere momenti di beatitudine e
leggerezza e come si esprime il filosofo Richard David Precht nel – imparare un ottimismo alla vita nella sua essenza naturale -. La felicità
come stato Psico-emotivo è da considerarsi il risultato desiderato, ma non il contenuto specifico. Le basi fondamentali teoriche e pratiche della
presente proposta seguono i valori e ideali dell’Experiential learning (Educazione Esperienziale Outdoor) e usano concetti per accompagnare
a comprendere la felicità come un processo dinamico e percorribile per tutti.
CO-PROGETTARE IL VOSTRO PERCORSO
Sulla tematica generale e sugli strumenti pedagogici e didattici proposti è possibile co-progettare assieme un progetto specifico per ogni scuola differenziando la proposta in base all'ordine e grado di scuola e intrecciando bisogni e desideri messi al centro da insegnanti o dirigenti coinvolti. E' nostra cura poter avviare un confronto che possa connettere e far dialogare risorse, tempi, spazi e bisogni nel modo più ecologico possibile.
Il progetto si articola da formazioni per insegnanti a percorsi laboratoriali e di gite per classi scolastiche dall'infanzia alla scuola secondaria a progetti di formazione e/o incontro per genitori e genitori-figli/e assieme. Scuole in natura lavora sul concetto di comunità educante e sulla necessità di far crescere ogni interlocutore della scuola.
LUOGHI DEL PROGETTO
Casa Elementare - Scuola di consapevolezza naturale ospita le scuole nella sua sede a Frassineta a 20 minuti dal Comune di San Piero in Bagno, un ambiente immerso nella natura con un campo e una sala attrezzati per le attività di educazione all'aperto.
Al contempo può offrire sessioni di lavoro anche presso gli ambienti delle scuole e utilizzando anche lo spazio urbano delle città.
Educare alla cittadinanza terrestre
Custodire e interconnettere l’ecosistema scuola verso una nuova coscienza ecologica
A cura di Christian Mancini
Gli obiettivi del progetto seguono le motivazioni pubblicate per la prima volta in Italia nel 2020 dallo stesso Christian Mancini, seguendo il lavoro di meta-ricerca di Rickinson (2014) che mette insieme i risultati di 150 ricerche realizzate in ambito internazionale. I seguenti obiettivi motivano l’importanza dell’applicazione dell’outdoor education all’interno delle realtà scolastiche.
1. L’Outdoor Education ha il potenziale di adeguare la didattica scolastica alle sfide del XXI secolo riguardo ai cambiamenti dei processi di crescita. Tra i temi frequenti della ricerca pedagogica ci sono l’Indoorization (Neill,2008), termine che indica la progressiva vita in scatola che molte persone giovani di oggi vivono, la degenerazione dall’infanzia in homo sedens (EOE Network, 2001) attraverso più di 10.000 ore seduti, solo all’interno del percorsoscolastico, la diffusione di deficit motori, sensoriali e di natura (Louv, 2009), la diagnosi dei disturbi dell’attenzione (Kaplan, 1995), il riconoscimento delle carenze nell’autonomia concessa dagli adulti, che vede l’imporsi del modello dei cosiddetti genitori-elicottero.
2. L’Outdoor Education ha il potenziale di perseguire quelle finalità e quegli obiettivi scolastici che non possono essere approfonditi nel lavoro in aula per mancanza di tempo o di possibilità. Nella maggior parte dei paesi occidentali, gli organi istituzionali deputati all’istruzione inseriscono nei programmi scolastici le cosiddette soft skills, le abilità trasversali, che hanno a che fare con la relazione intra e inter personale. L’Outdoor Education consiste in continue interazioni tra individui, ambienti e discipline e permette alla scuola di assolvere il compito cui ambisce: offrire quelle competenze che la socialità al suo interno dovrebbe dare, ma, di fatto, non dà.
3. L’Outdoor Education ha il potenziale di rendere la didattica scolastica più coinvolgente. È, infatti, un ottimo vettore per la motivazione all’apprendimento, perché permette di sperimentare le proprie competenze e percepire in maniera tangibile l’accrescimento della propria autonomia. Questo favorisce e incrementa la piacevolezza del processo formativo. Inoltre, l’ambiente naturale, a differenza delle aule, è un ambiente complesso, che favorisce esperienze emotive positive, le quali aprono spontaneamente all’apprendimento e alla rigenerazione dell’attenzione.
I contenuti di YouTube non possono essere mostrati in virtù delle tue attuali impostazioni sui cookie. Clicca su "Accetto e mostro il contenuto" per visualizzare i contenuti e accettare le impostazioni sui cookie di YouTube. Per maggiori informazioni, ti invitiamo a consultare la nostra Dichiarazione privacy. Clicca qui per ritirare il tuo consenso alle impostazioni sui cookie in qualsiasi momento.
4. L’Outdoor Education ha il duplice potenziale di contrastare la decontestualizzazione dei contenuti delle lezioni e di ridurre la cesura fra le competenze riconosciute come utili nella società attuale (competenze trasversali) e quelle insegnate a scuola. Per esempio, mentre la società sembra richiedere iniziativa personale e creatività, la scuola spesso insegna costrizione (star seduti, non muoversi) e ricettività (la continua richiesta di attenzione alle proposte degli insegnanti). L’interdisciplinarità e l’applicabilità del sapere favoriscono l’apprendimento, così come la connessione con l’attuale e con il locale lo rendono più avvincente e maggiormente accessibile.
5. L’Outdoor Education ha il potenziale di contrastare l’iniquità favorendo una didattica centrata sull’individuo, un potenziale veramente importante alla luce delle prospettive delle intelligenze multiple e dei diversi stili di apprendimento. Favorire il “challenge by choice”, cioè proporre esperienze formative capaci di essere significative in maniera individualizzata, nel rispetto dei tempi, delle modalità e degli interessi di ciascuno, permette agli studenti di avere un approccio positivo e sostenibile all'apprendimento, in qualsiasi area. Nei paesi in cui sono maggiormente diffuse le diagnosi di disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento, l'Outdoor Education diventa oggetto di ricerca proprio per questa sua potenzialità, al fine di contrastare il ricorso a interventi terapeutici accompagnati, magari, da cure farmacologiche. In Germania è molto diffuso lo slogan “Wald statt Ritalin” (letteralmente bosco anziché Ritalin), un invito a scegliere l’Outdoor Education come strumento di individualizzazione dell'apprendimento, allargando lo spettro delle strade percorribili per imparare e abbandonando, definitivamente, l’interpretazione pedagogica errata secondo cui l'omologazione dei contenuti e delle strategie scolastiche significa rispetto dell’uguaglianza fra gli studenti.
6. L’Outdoor Education ha il potenziale di adattarsi alle richieste rivolte alla scuola da parte di una società sempre più complessa. Alla scuola sono riconosciuti numerosi incarichi, tra cui l’orientamento al lavoro, l’educazione alla cittadinanza, la formazione a uno sviluppo sostenibile. I cambiamenti in questi e altri ambiti sono numerosi e rapidi e prevedono interconnessioni ad ampio raggio. L’Outdoor Education propone esperienze eterogenee e apprendimenti interdisciplinari che determinano, come dimostrano le ricerche effettuate nei Paesi che l’hanno implementata nei piani scolastici, un aumento generale delle competenze personali, relazionali e cognitive e, più in generale, culturali.